Come capire se un bambino o un adolescente ha problemi psicologici?

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Consigli per riconoscere nei comportamenti di bambini e ragazzi i segnali di un disagio psichico e l’opportunità di rivolgersi alla psicoterapia

 

A volte, capita di osservare nei propri bambini comportamenti strani, o che consideriamo tali. Oppure, ci chiediamo se nostro figlio abbia bisogno di un supporto psicologico per affrontare l’adolescenza.
Le diverse fasi dello sviluppo sono tappe importanti della nostra vita, contraddistinte da continui cambiamenti. Un potenziale segnale di disagio o disturbi psichici non va sottovaluto, ma ogni comportamento può essere considerato sintomo di problemi psicologici o meno in base a diversi fattori.
Se ti stai chiedendo se sia il caso di chiedere l’aiuto di uno psicoterapeuta per i tuoi ragazzi, potrebbero interessarti questi suggerimenti.

 

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Valutare un comportamento durante l’età dello sviluppo

Bambini e adolescenti sono nell’età dello sviluppo, un periodo del ciclo di vita in cui le strutture e le dinamiche psichiche sono in divenire. Non vi è ancora una personalità abbastanza stabile nel tempo, a differenza dell’adulto.
Dal momento della nascita alla maturità adulta l’organizzazione psichica è in costante movimento, tra evoluzioni e regressioni. È necessario, quindi, valutare e comprendere la situazione psicologica di bambini e di adolescenti in relazione a questa naturale motilità in divenire.

Cosa significa concretamente?

Talune manifestazioni psichiche possono essere considerate normali oppure preoccupanti, se non già patologiche, solo se poste in relazione al contesto evolutivo complessivo. Pertanto, lo stesso sintomo potrà essere una espressione psicologica consueta o, al contrario, essere considerato “critico” e preoccupante, a seconda che si manifesti nella prima infanzia, nell’età scolare o in adolescenza.

 

Come vengono espressi i sintomi di problemi psicologici?

Come capire se un ragazzo ha problemi psicologiciPer cogliere eventuali segnali di malessere e problemi psicologici dei bambini, nell’infanzia, nell’età scolare e nell’adolescenza, occorre tener presente anche il fatto che non sempre quello che vediamo rimanda in modo lineare a quello che accade a livello psichico. Ovvero, uno stesso sintomo può essere collegato a diversi tipi di cause e la stessa causa può manifestarsi attraverso sintomi tra loro molto diversi.

Inoltre, il disagio viene comunicato sempre nello stesso modo?

Un bambino di 3 anni, uno di 6 anni, un preadolescente di 11-12 anni e un adolescente di 16-17 anni avranno capacità di descrivere “come si sentono” completamente differenti tra loro.
Per esempio, un bambino piccolo esprimerà il suo stato psicologico attraverso canali non-verbali. Magari, attraverso il gioco e il disegno. Invece, un adolescente manifesterà eventuali problemi psicologici principalmente sul piano dell’azione e della condotta nel contesto familiare e scolastico-sociale. Mentre un giovane adulto avrà maturato una maggiore introspezione e la capacità di comunicare i sui suoi stati mentali attraverso la comunicazione verbale.

 

I sintomi fisici di un eventuale disturbo psichico

Molto frequentemente, l’espressione del malessere e disagio psichico nei bambini potrà esprimersi somaticamente. Cioè, può manifestarsi attraverso sintomi fisici. Ad esempio, un mal di gola, mal di pancia o senso di vomito ricorrenti, senza che vi siano cause organiche accertate da esami clinici, potrebbero essere legate a dinamiche psicologiche.
Il corpo e la mente sono due aspetti di un tutt’uno. E, soprattutto, all’inizio della vita psichica quello che riguarda un versante, mentale o fisico, risuona e si incarna anche nell’altro.

 

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Effetti del disagio sugli altri ambiti della vita

Questo reciproco influenzamento tra il versante biologico e quello psicologico lega in un equilibrio dinamico tutti gli ambiti evolutivi della persona. A qualsiasi età.
Per esempio, in un bambino lo stato emotivo potrà avere effetto sulle sue qualità di sviluppo cognitivo e, quindi, sulle sue prestazioni scolastiche. Basti pensare a quanto sia difficile, anche per un adulto, concentrarsi sulla lettura mentre è preoccupato per qualcos’altro. O quando è nel pieno di una reazione di rabbia.

Un ulteriore esempio, relativo a ragazzini in età da scuole medie…

Quando si ha difficoltà di relazione con gli amici il malessere si potrà esprimere con umore depresso o irritabile, ritrosia, stanchezza verso ogni attività, impattando la sua esperienza anche in altri contesti, come quello familiare o scolastico.

 

Riconoscere il bisogno di supporto psicologico o psicoterapia per bambini e adolescenti

Come capire se un bambino ha problemi psicologiciI problemi psicologici di bambini o adolescenti, per diverse ragioni, non sono facili da riconoscere.
Spesso, il disagio assume una forma fluida, mutevole e sfuggente, non esplicitamente psichica. C’è, poi, la scarsa consapevolezza che i bambini più piccoli possono avere. A questa si aggiunge la difficoltà nel riuscire a descrivere con le parole quello che provano.
Non ultimo, ogni genitore nutre una naturale resistenza al pensiero del malessere psicologico del proprio figlio.

Come accorgersi, allora, di un eventuale disturbo?

Spesso, oltre al contesto familiare, il contesto scolastico, sportivo o amicale possono essere di aiuto prezioso per riuscire a individuare uno stato di sofferenza di bambini o ragazzi, incoraggiando i genitori a parlarne e a rivolgersi ad uno psicologo specializzato in psicoterapia di bambini e adolescenti.

 

Il ruolo del genitore nella prevenzione dei problemi psicologici

È molto importante per la prevenzione, infatti, non sottovalutare possibili segnali di sofferenza nei bambini e negli adolescenti. Ed è altrettanto importante valorizzare, per i genitori, il desiderio di riflettere sui comportamenti strani del proprio figlio e sui timori relativi al loro possibile versante psicologico.

Rilevare il prima possibile i segni di una difficoltà psicologica in età evolutiva è già, di per sé, un primo passo prezioso verso la cura. Questa attenzione mette in risalto la sensibilità dello sguardo attento e competente degli adulti. Chi sta provando malessere, sia esso adolescente o bambino, sentirà di essere accudito e degno di amore.

Ma c’è un errore da non commettere…

Sperare che la sofferenza vada via da sé, spontaneamente, con il tempo e la crescita, ha l’effetto di lasciare il bambino o il ragazzo in solitudine con il suo disagio. Appesantirà lo sviluppo e, nei casi più gravi, può ostacolare lo sviluppo stesso minando la fiducia verso il mondo e verso gli adulti di riferimento.

 

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Quale tipologia di psicoterapia è adatta per i problemi psicologici di bambini e ragazzi?

Nello studio professionale Colibrì sono presenti psicologi con formazioni specialistiche per le differenti fasce d’età e tipologie di intervento: psicoanalisi e psicoterapia individuale per bambini, adolescenti e adulti; terapia di coppia e familiare; sostegno alla genitorialità; percorsi di gruppo continuativi o brevi su specifiche aree tematiche legate allo sviluppo.
La psicoterapia con bambini piccoli è ampiamente basata sul gioco, sul disegno, sull’attività e la relazione nella stanza di terapia. Con i ragazzi più grandi, la prevalenza di capacità simboliche consente un intervento psicoterapeutico principalmente basato sulla parola, sul dialogo e l’introspezione.

Articolo della dottoressa Donata Cannone

 

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